Il Distretto 70, a pochissimi giorni dall'inizio dell'anno sociale, il 4 luglio, ha tenuto presso il Seminario Maggiore di Genova un importante convegno di studio sulle attività promosse dai Clubs in campo strettamente vocazionale. Il convegno, al quale hanno partecipato i Presidenti ed i Vice Presidenti alle Vocazioni dei Clubs, è stato promosso dal Governatore Baratta, che lo aveva preannunciato a maggio al Congresso di Alba, allo scopo di riflettere sulle attività già svolte da vari Clubs in questo campo, confrontare le esperienze, estenderle laddove se ne ravvisi la possibilità, e studiare nuove iniziative. Erano presenti Casaleggio e Baracchi, Past Presidenti del CNIS e Past Trustees Internazionali, vari Past Governatori, il Governatore eletto ed i Responsabili distrettuali di varie Commissioni.

Il Governatore, esposte alcune linee programmatiche per il suo incarico e dopo aver accennato a varie innovazioni migliorative, ha fatto presente che durante il prossimo anno sociale tutti i Clubs del Distretto saranno invitati a porre il massimo impegno nelle attività di tipo vocazionale. Queste costituiscono infatti la specificità di Serra International e non possono essere posposte ad altre iniziative. Non va dimenticato infatti che tra i vari obiettivi del Serra quello primario è di favorire e sostenere le vocazioni. Il responsabile della Commissione distrettuale Vocazioni Argeo Viscardi, che ha coordinato il Convegno, dopo aver introdotto i lavori, ha presentato le attività vocazionali di più comuni promosse dai vari Clubs. Ne elenchiamo qualcuna, senza ordine alcuno ed a titolo d'esempio: incontri con diaconi e seminaristi, visite settimane vocazionali, incontri e dibattiti con i giovani, veglie di preghiera, concorsi scolastici etc. Ha svolto poi alcune considerazioni preliminari, affermando che in questo campo tutto è difficile, perché la vocazione è una chiamata e non certo un qualcosa che si può fabbricare; anche il più efficiente dei Clubs, ammesso che esista ed in esso vi siano autentici serrani, può fare poco o nulla, è impotente; in questo campo non vi sono ricette. Occorre comunque fare di più; è quindi utile darci delle indicazioni, per tentare di predisporre terreni più accoglienti e per tentare di rimuovere ostacoli.

Sono seguiti numerosi interventi. Quello denso e meditato di Casaleggio, per molti anni responsabile della Commissione distrettuale Vocazioni. Occorre fare una sincera riflessione e chiedersi del «come» e del «cosa» possiamo fare per tradurre in cose pratiche la nostra formazione serrano; ha quindi affermato che per quanto riguarda il «sostenere» le vocazioni già si impegnano quasi tutti i Clubs, mentre per quanto riguarda l'azione «promozionale» pochi sono i Clubs che fanno qualcosa; conclude dicendo che, se non operiamo, possiamo anche essere dei buoni cristiani ma non dei veri serrani. Quelli di Bertoldi (Tigullio), che si sofferma su alcune attività e sulla presenza nel CdV, di De Angeli (Sanremo) che parla di altre varie iniziative, di Parodi (Valpocevera) che mette a fuoco l'importanza del far crescere nella società considerazione e stima nelle persone consacrate, di Viara (Albenga) che sottolinea il fatto che per essere buoni serrani bisogna prima essere autentici cristiani ed inoltre che la formazione non deve rimanere passiva ma deve essere operosa (chi è disponibile trova sempre il tempo per fare), di De Lucchi (Genova 184) che suggerisce le giornate di ringraziamento per i consacrati; e quelli di molti altri che riferiscono le loro esperienze delle quali per brevità non è possibile accennare. E intervenuto anche Baracchi, che si è compiaciuto per l'iniziativa del convegno e per quanto è emerso durante i lavori.

Nell'intervento conclusivo il coordinatore Viscardi afferma che tutte le strade sono buone e possono essere seguite, scegliendo naturalmente quelle più congeniali alle realtà locali e facendo tesoro delle esperienza poste in essere da altri Clubs; aggiunge anche che è importante dare notizia di quanto si fa sui mass media. Si sofferma quindi in particolar modo su due iniziative promosse dal Club Genova 184, iniziative che hanno avuto esiti incoraggianti. Si tratta degli incontri coi giovani (di una parrocchia, di più parrocchie, di movimenti, di scuole etc.) avvenuti decine e decine di volte e delle settimane vocazionali fatte nelle parrocchie (in un caso è stato sperimentato con successo il mese vocazionale). Durante le messe domenicali, ad esempio due, le letture vengono fatte da serrani, le preghiere sono centrate su temi vocazionali, un serrano prende la parola per parlare delle persone consacrate, delle vocazioni, etc. etc.

Conclude il Governatore Baratta che ringrazia per l'alta partecipazione, il buon livello degli interventi, e la bontà delle proposte: elementi tutti che hanno assicurato la riuscita del convegno, confermandone l'utilità. Il documento conclusivo verrà a costituire una preziosa indicazione per l'attività futura, e sarà compilato in tempi brevi dallo stesso coordinatore Viscardi e dal segretario distrettuale Bertoldi. Verrà inviato tempestivamente ai Clubs del Distretto e sarà messo a disposizione degli altri Distretti.

Giuseppe Boccoleri